Linfodrenaggio, noto anche come massaggio linfodrenante, è un metodo specifico di massaggio. Questa tecnica fu scoperta in 1936 da Emil Vodder e sua moglie. Basato su tecniche manuali, il linfodrenaggio promuove il flusso di linfa dentro i vasi linfatici. È essenziale che sia eseguito da personale qualificato per ottenere benefìci immediati. Ma in quali situazioni è consigliato il massaggio linfodrenante?
Il massaggio linfodrenante è usato sia in medicina che in estetica. In campo medico, tratta disagi come disturbi articolari, sclerodermia, mal di testa, emicranie, edemi gravidici e post-operatori, e sindromi premestruali.
Dal punto di vista estetico, il linfodrenaggio è efficace contro la cellulite e per curare smagliature, problemi cutanei, couperose ed invecchiamento della pelle.
Questo tipo di massaggio offre benefici significativi nella lotta alla cellulite, facilitando l’eliminazione dei fluidi in eccesso. Tuttavia, non è privo di rischi. Spesso, individui non qualificati si proclamano “massaggiatori” dopo aver frequentato corsi di formazione brevi e superficiali. Pertanto, è fondamentale informarsi sulla competenza del massaggiatore prima di affidargli la propria salute.
È importante anche menzionare che il costo di un trattamento linfodrenante può essere elevato, arrivando fino a 40-50 euro a sessione. Inoltre, chi soffre di infezioni acute, problemi renali, epatici, asma o bronchite acuta, trombosi, flebite, o insufficienza cardiaca deve evitare questo tipo di massaggio.
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Fonte: Doctissimo.it, Tcom24