… riguarda la ripartizione del carico di lavoro. Vi ricordate qualche articolo indietro quando ci siamo chiesti in che misura e proporzione i diversi muscoli coinvolti nello squat avrebbero partecipato?
Osservate l’immagine qui sulla destra, tenendo presente che non importa se l’esercizio viene fatto con pesi o senza: in ogni situazione, il nostro baricentro passerà attraverso quella linea verde verticale che attraversa le caviglie (altrimenti, più o meno un centimetro, ci cadrebbe).
Ora guardate il femore, e quella linea verde orizzontale che lo attraversa interamente. Notate come la linea verticale divide la linea orizzontale in due pezzi.
Essenzialmente, quando facciamo squat possiamo tenere il bacino molto indietro o avanzato (con la schiena dritta e le ginocchia tutte avanti, proprio come facevamo a scuola durante l’ora di educazione fisica… vi ricordate?).
Le due sezioni nella quale la linea verde orizzontale viene divisa hanno lunghezze differenti, ovviamente, a seconda se il bacino (con le ginocchia) è più avanti o più dietro. Queste lunghezze indicano come lo sforzo si distribuisce tra i muscoli coinvolti nello squat. In particolare, più il segmento anteriore è lungo, maggiore lavoro verrà assegnato al quadricipite (soprattutto nell’area del ginocchio); al contrario, se l’area posteriore è più lunga, glutei e estensori della coscia lavoreranno di più (come menzionato nel post correlato).
Nel prossimo articolo, andremo più a fondo in questa questione!
(Immagine gentilmente fornita da musculaction.com)
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