Abbiamo già sottolineato ripetutamente in passato che non siamo paragonabili a dei contenitori che memorizzano ciò che si introduce. Sembra sorprendente, ma non tutti coloro che soffrono di osteoporosi vedono miglioramenti dopo aver assunto grandi quantità di calcio e prodotti caseari.
È un errore pensare che questa dovrebbe essere la migliore terapia. Spesso, questi trattamenti non hanno effetto e ci chiediamo perché.
La risposta è che, fortunatamente, alcunché nel nostro corpo opera in modo semplicemente cumulativo. I livelli di una sostanza o di un metabolismo sono regolati da uno o più sostanze o metabolismi, che a loro volta dipendono da un altro. Inoltre, ogni processo ha uno o più antagonisti, cioè sostanze o sistemi che equilibrano le azioni di altri.
Ad esempio, le proteine HDL trasportano il colesterolo dal flusso sanguigno ai tessuti, mentre le proteine LHL fanno il contrario. In questo modo, il nostro organismo riesce a gestire abbuffate o cambiamenti di dieta improvvisi senza che ciò causi alcun danno. Naturalmente, ci sono altre sostanze e sistemi che regolano l’equilibrio tra HDL e LDL.
Analogamente, l’insulina e il glucagone, due ormoni prodotti dal pancreas, controllano la quantità di glucosio nel sangue: il primo la riduce, l’altro la aumenta. La funzione del pancreas è a sua volta regolata da equilibri ormonali complessi, che impediscono che l’instabilità di un organo causi squilibri al resto del sistema. Altre sostanze, come l’adrenalina, possono rilasciare glucosio nel sangue.
La calcitonina, un altro ormone, regola l’assorbimento del calcio nelle ossa, mentre il paratormone controlla il suo prelievo per immetterlo nel flusso sanguigno. Allo stesso modo, la prolattina arricchisce il latte materno di calcio prelevato dalle ossa. Contrariamente a quanto spesso si crede, le nostre ossa non sono strutture statiche che si deteriorano nel tempo, ma tessuti vivi che partecipano attivamente al nostro equilibrio e alla nostra salute.
Questi semplici esempi dimostrano come il corpo umano sia un sistema evoluto, con una resistenza considerevole agli squilibri. Non bastano piccoli squilibri per causare problemi di salute. In caso di carenza di un nutriente fondamentale, il corpo è in grado di compensare e di adattarsi. La nostra complessità ci permette di vivere con dignità nonostante gravi carenze o eccessi.
Non funziona pensare in termini aritmetici con il corpo: l’idea che basti assumere o eliminare una certa sostanza per migliorare il bilancio di un sistema così complesso è un errore di fondo. Troviamo conferma in questo nelle situazioni di calcoli renali in persone affette da osteoporosi che sono state sottoposte a supplementazione di calcio, o persone con ipercolesterolemia nonostante una dieta povera di colesterolo.
Per tutti questi motivi, un trattamento efficace deve considerare l’intero equilibrio del sistema, non può basarsi su semplici considerazioni aritmetiche del tipo “aggiungiamo ciò che manca” (o il contrario). Auguro una buona salute a tutti!
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