Proseguiamo la conversazione dal post precedente, come suggerito da Gianfranco Di Mare, un ingegnere di performance. Durante l’allenamento a corpo libero, a causa del peso costante, cioè il nostro corpo, l’effetto predominante dell’allenamento è l’incremento del numero di repliche, rendendo le sessioni più estese.
Tuttavia, dobbiamo sottolineare che esiste un range ideale di ripetizioni, in base ai nostri obiettivi, al di fuori del quale le prestazioni migliorano a un ritmo più lento e dopo una certa durata, stoppano completamente l’incremento.
Ricordiamo che questo range è abbastanza ampia e varia in base alla nostra personalità.
È rilevante sottolinearlo che se siamo meno allenati, possiamo ottenere miglioramenti più evidenti in diversi settori, anche con regimi di allenamento non specifici. All’inizio, infatti, migliorano abbastanza facilmente abilità come la forza, la potenza e la resistenza, poiché partiamo da un livello relativamente basso.
Per quanto riguarda la relazione tra le caratteristiche dell’esercizio e le qualità coinvolte e sviluppate, possiamo fare riferimento allo schema seguente: il primo numero rappresenta il numero di ripetizioni in ogni serie, il secondo il riposo tra le serie, e il terzo la qualità coinvolta.
Quando le ripetizioni aumentano e i tempi di riposo si riducono, il muscolo deve contare sempre di più sulla resistenza aerobica. Tuttavia, non dimentichiamo che stiamo allenando a corpo libero, e qui succede qualcosa di affascinante… parleremo di questo la prossima volta. Restate sintonizzati.