Diamo il benvenuto a questo articolo del rinomato Performance Engineer, Gianfranco Di Mare, in cui ci limiteremo a parlare sulla moderna, avanzata e scientifica tecnica di riscaldamento, mettendo da parte ciò che è comunemente saputo.
Iniziamo facendo una distinzione molto chiara tra il riscaldamento generale e quello specifico, sottolineando che il riscaldamento non è mai globale, bensì altamente specializzato.
Ciò deriva dal fatto che ogni movimento atletico è intrinsecamente specifico, fatto evidente considerando per esempio un sollevatore di pesi che partecipa a una gara di ciclismo in montagna: le sue gambe saranno completamente esaurite il giorno successivo, nonostante la sua addestrata capacità di sollevare carichi pesanti.
Il motivo della specificità sportiva si trova nel fatto che le azioni atletiche non riguardano il solo aspetto meccanico ma anche quello biologico. Questo indica che la contrazione dei muscoli in una particolare posizione con una determinata intensità e tensione, insieme a diversi altri fattori biologici e muscolari, possono contribuire a creare una enorme differenza tra diverse contrazioni muscolari che al primo sguardo potrebbero sembrare equivalenti.
Per massimizzare la prestazione in un movimento preciso, non basta allenarsi in modi specifici, ma è fondamentale anche riscaldare le strutture adeguate basandosi su determinati parametri. Pertanto, usando il cyclette può essere un buon mezzo divertente per aumentare la circolazione sanguigna, ma non è efficace come metodo di riscaldamento per altre attività oltre che l’uso del cyclette in sè.
A questo punto, possiamo descrivere il riscaldamento generale come un mezzo principale per preparare la nostra struttura biomeccanica (muscoli, tendini, legamenti, flusso sanguigno, ecc.) e le strutture energetiche (potenza aerobica, enzimi e coenzimi muscolari, mobilizzazione di acidi grassi e glucosio, ecc.). D’altra parte, il riscaldamento specifico non solo ci aiuta a garantire che tutte le strutture menzionate in precedenza siano al loro apice di efficienza, ma ci consente anche di migliorare le nostre abilità di movimento.
E’ stato rilevato che due phase distinte del riscaldamento sono più propense a produrre risultati ottimali. Ovviamente è meglio fare anche solo dieci minuti di cyclette che niente affatto, ma questo articolo è rivolto a chi desidera ottenere il massimo rendimento dal proprio riscaldamento, sia per aumentare l’efficienza del movimento che per la protezione della loro salute fisica.
Continueremo a approfondire il tema del riscaldamento generale nel nostro prossimo post, quindi resta sintonizzato.
(Fonte immagine: pianetabici.it)
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