Mi chiamo Gianfranco Di Mare e sono un ingegnere delle prestazioni. In questo articolo, rispondo ad una domanda posta da un lettore, Marco, che cita una ricerca dell’Università di Verona di qualche anno fa sulla velocità di corsa/camminata correlata ad un alto consumo di acidi grassi.
Una domanda affascinante che mi sorge è se esista una velocità di corsa ideale per perdere peso. Certo, l’idea comune è che l’attività fisica favorisca il dimagrimento a causa dell’uso di acidi grassi durante l’esercizio.
Molti credono che sarebbe impossibile perdere peso se si consuma principalmente glucosio.
Questo credo, però, non ha una base logica. È un concetto radicato nell’approccio chimico “in reattore” degli anni ’60. Il corpo umano è in grado di convertire glucosio in acidi grassi e viceversa.
Qui l’affermazione consiste nel dire che una ginnastica di bassa intensità, fatta principalmente bruciando acidi grassi, può essere mantenuta molto più a lungo rispetto a un esercizio prevalentemente anaerobico, il quale brucia soprattutto glucosio. Tuttavia, la quantità di calorie bruciate durante la corsa, è proporzionale al peso corporeo e alla distanza percorsa. Perciò, per dimagrire conta la quantità totale di calorie bruciate durante l’allenamento.
Certo, più ci si impegna, meglio è, ma non è detto che bisogna lavorare più duramente. È un questione di distanza percorsa o della quantità totale di pesi sollevati. Se si cerca di correre a piena velocità, non faremo la stessa quantità di chilometri che si farebbe correndo a un ritmo più moderato. Pertanto, la velocità di corsa ideale per dimagrire è quella che ci permette di coprire la distanza massima nel tempo disponibile, e che può essere ripetuta regolarmente.
Infine, è vero che più ci alleniamo, più siamo in grado di bruciare acidi grassi a un dato ritmo, contribuendo all’efficienza energetica. Tratteremo di più su questo argomento nel prossimo post. Nel frattempo, approfondite l’argomento leggendo di più sull’attività aerobica.