L’ingegnere delle prestazioni, Gianfranco Di Mare, discute l’importanza degli allenamenti di destrezza. Questi includono l’acquisizione o il perfezionamento di un’abilità tecnica specifica, come mirare un tiro, apprendere uno strumento musicale, eseguire un gioco di prestidigitazione o abituarsi a compiere azioni di routine con l’altra mano. Il processo può essere frustrante, spesso sembra impossibile padroneggiare il compito, ma alla fine, una volta acquisita l’abilità, sembra come se l’avessimo sempre conosciuta.
Secondo Di Mare, è meglio impegnarsi nella pratica di un nuovo movimento in varie occasioni durante il giorno piuttosto che dedicargli diverse ore continue. Per migliorare, il riposo è essenziale, in quanto è durante il riposo che effettivamente miglioriamo. Idealmente, si dovrebbe provare il nuovo movimento per pochi minuti a intervalli ravvicinati, dividendoli in due o tre sessioni principali al giorno, intervallate da lunghi momenti di…riflessione.
È necessario permettere al nostro inconscio di integrare le nuove competenze. Ad esempio, con un movimento tecnico, potremmo praticarlo per 5-10 minuti, poi fare una pausa di 15-20 minuti, tutto entro 2-3 ore. Poi, prenderemo un periodo di 2-3 ore di distrazione, durante il quale si può fare qualsiasi cosa, permettendo così al nostro inconscio di accogliere e assorbire le nuove abilità.
Questo approccio ci fornisce due o tre blocchi di brevi sessioni al giorno, intervallate dal sonno notturno, un altro momento cruciale per l’apprendimento ed elaborazione delle emozioni. Tuttavia, questo metodo non è sempre ideale, come nel caso dell’apprendimento di uno strumento musicale. Suonare uno strumento richiede un impegno continuo, quindi è meglio praticare per lunghi periodi rispetto a frammentare le sessioni.
Per quanto riguarda le abilità legate allo sport, non tutti i metodi di allenamento sono ugualmente efficaci, un argomento che Di Mare promette di discutere in futuro. Ricorda, rimani acrobatico.
