Scritto da Gianfranco Di Mare, ingegnere delle prestazioni, parlando del fenomeno dello scrocchio nelle nostre articolazioni. Chi tra noi non ha mai sentito o causato lo scrocchio delle dita o del collo? Alcuni addirittura vanno dal massaggiatore per ottenere lo scrocchio.
Ma cosa avviene esattamente e perché ci piace così tanto? Quando un’articolazione scrocchia, è simile al suono prodotto da tappi di gomma quando si aprono, per esempio su una bottiglia di birra. Questo suono non viene dalle ossa o dai tendini, ma dalle cartilagini, il ‘gommino’ delle articolazioni.
Per ottenere questo effetto sonoro, è necessario che le cartilagini abbiano un minimo di ‘gioco’ o movimento. Questo è simile a come un tappo di gomma può fare rumore solo se può muoversi liberamente. Lo schiocco delle cartilagini corrisponde a un movimento di riassestamento o un cambiamento nella posizione reciproca delle ossa e delle cartilagini nelle articolazioni.
Tuttavia, è importante notare che insistere con il fenomeno dello scrocchio può danneggiare le articolazioni nel tempo, proprio come l’uso inappropriato del filo interdentale può danneggiare le gengive. Farlo troppo spesso può allentare le cartilagini, cosa che è meglio evitare.
Molti musicisti amano far scrocchiare le dita per aumentare l’agilità delle mani, ma Gianfranco consiglia sempre a chiunque suoni uno strumento musicale di evitare di farlo. Questa infatti è un’abitudine, e la sensazione di disagio che si verifica quando si smette di farlo svanisce gradualmente.
Per accelerare il recupero della corretta tensione delle cartilagini, Gianfranco suggerisce un’alimentazione ricca di pesce fresco e verdura, povera di cibi che abbassano il pH del corpo (agrumi, kiwi, bevande e cibi in scatola, frutta, aceto, superalcolici, zuccheri e dolci). In casi estremi, questo regime può essere supportato da un prodotto come Artrasyn.
Infine, per chi utilizza le mani con precisione e velocità (come musicisti, maghi, chirurghi, orafi e orologiai), Gianfranco consiglia di asciugare accuratamente le mani ogni volta che vengono bagnate, in particolare durante l’autunno e l’inverno.
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