Scritto da Gianfranco Di Mare, noto Ingegnere delle Performance, ci si immerge ulteriormente nel modo in cui i muscoli reagiscono all’esercizio fisico come promesso, utilizzando una precedente discussione come riferimento.
Un componente essenziale dei nostri esercizi, spesso sottovalutato, è l’importanza degli angoli di movimento quando si lavora sui muscoli. Risulta infatti che un muscolo sviluppa le sue competenze solo nelle posizioni in cui viene allenato.
Pertanto, se ci esercitiamo regolarmente facendo uno squat parziale senza andare fino in fondo, acquisiremo forza e resistenza solo nella prima metà del movimento.
Può sembrare controintuitivo, ma anche se diventiamo molto forti in questo tipo di squat, ci ritroveremo novizi quando proveremo a fare lo squat completo.
Questo può non essere un problema, ad esempio, per un corridore che potrebbe avere interesse ad allenare solo la prima metà del movimento. Infatti, in questa parte del movimento, si possono gestire pesi più pesanti e le ginocchia sono più protette.
Invece, di quali aspetti dobbiamo preoccuparci? Evitiamo assolutamente di eseguire esercizi di ampiezza ridotta rispetto a quella che useremo nelle nostre attività sportive. Fare il contrario sarebbe non solo controproducente per le prestazioni, ma anche potenzialmente pericoloso per la nostra salute muscolare e scheletrica.
Un muscolo allenato solo per una porzione del suo range di movimento tende a sviluppare e a mantenere massa contrattile solo in quella zona, aumentando la porzione tendinea. Questo si traduce in una minore capacità di produrre lavoro e un minore volume muscolare. Fortunatamente, questa condizione può essere invertita!
Ad esempio, se fate curl per i bicipiti partendo dal gomito piegato a 90° e portando il peso alle spalle, senza mai estendere completamente il braccio, avrete un bicipite di bella forma ma molto deficitario nella parte vicino al gomito.
Per concludere, un consiglio generale è quello di allenare tutti i muscoli attraverso un ampio range di movimento, a meno che non ci siano ragioni specifiche per fare altrimenti. Il buon senso e il rispetto per le leggi della fisiologia dovrebbero sempre guidare il vostro allenamento. Ricordate che le posizioni estreme possono mettere le articolazioni a rischio. Prepararsi adeguatamente e ascoltare il proprio corpo sono linee guida essenziali. Buon allenamento!
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