Da Gianfranco Di Mare
Ingegnere del Rendimento Sportivo
Problemi sono frequentemente riscontrati nelle ginocchia e nei gomiti degli atleti. La causa principale di ciò è la loro struttura legamentosa e tendinea: i muscoli del corpo, al contrario, si riscaldano in modo più facile e intenso, mantenendo il calore più a lungo rispetto alle altre parti.
I gomiti e le ginocchia, poi, si sottopongono a molti carichi durante le attività sportive (essendo fondamentalmente le articolazioni degli arti), è quindi importante implementare alcuni trucchi nella nostra pratica.
Effettivamente, a volte, si ha difficoltà a capire come riscaldare queste zone, data la loro specifica struttura anatomo-funzionale.
Esiste una metodologia particolarmente efficace per riscaldare in modo specifico gomiti e ginocchia, sia dopo che durante il normale riscaldamento (come abbiamo discusso precedentemente) o in ogni momento della esecuzione in cui è richiesto un intervento supplementare.
Per le ginocchia: stando in piedi, appoggiate le mani ai due lati del ginocchio e strofinate energicamente con un movimento circolare; i pollici si muovono – passivamente – sulla rotula. Il peso del corpo è posto sull’altro gambe, il ginocchio su cui si lavora è completamente dritto. Strofinate nelle aree meno muscolose. L’arrivo del calore è notabile e se vi siete riscaldati o lo farete, l’effetto sarà durevole.
Per il gomito, durante o dopo il riscaldamento: estendete il braccio in avanti e strofinate energicamente, con movimenti circolari della mano opposta, la parte posteriore del braccio all’altezza del gomito (la zona del capo lungo del tricipite); mentre lo fate, piegate ed estendete lentamente l’avambraccio.
Applicando queste semplici strategie, potrete sperimentare un riscaldamento locale che le sole contrazioni muscolari, specialmente quelle rapid, non sono in grado di fornire.
Rimanete in forma!
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