Pratica del Tai chi chuan

In numerose occasioni, ho discusso con voi delle molteplici forme di arti marziali. Alcune di queste sono utilizzate per tonificare i muscoli, mantenere il benessere fisico o come strumenti per l’autodifesa. In contrasto, altri metodi sono più focalizzati sul potenziamento dell’equilibrio psicofisico.

Nel presente articolo, mi concentrerò su un’arte marziale unica, che combina elementi di ginnastica, meditazione, movimento e danza: il Tai chi chuan. Questa disciplina pone l’accento sulla difesa e non sull’attacco, non necessitando di forza fisica, ma piuttosto della vitalità intrinseca dell’individuo.

Nel nostro mondo occidentale, il Tai chi chuan viene spesso utilizzato come esercizio in ambito di medicina preventiva. Lo studio del Tai chi chuan (o Pugno della Suprema Polarità) non si limita ad un’applicazione fisica, ma si configura come una filosofia di vita profonda, basata su antiche filosofie e teorie come il Bagua, l’Yi Jing e, più genericamente, il Taoismo.

Non s’identifica quindi come un semplice metodo per tonificare il corpo o aumentare la propria performance fisica, ma come un percorso per promuovere l’armonia tra corpo, mente e spirito.

Sono quattro i pilastri che rappresentano le fondamenta del Tai chi chuan: Movimento (o Attività), Quiete (Calma, Pace), Gioia (Felicita, Serenità) e Longevità (Vitalità). I benefici derivanti da queste componenti possono essere acquisiti attraverso una pratica costante.

I problemi causati da stress possono essere contrastati da questa disciplina, rendendola un’opzione preziosa per il trattamento dell’insonnia e delle malattie psicosomatiche come la colite e i disturbi digestivi. Inoltre, può essere di aiuto per chi soffre di ipertensione e mal di schiena.

Pertanto, il Tai chi chuan è adatto a chiunque. Con una pratica quotidiana di almeno 15 minuti, può contribuire ad un corpo sano e ad una mente vigile.

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