Dal punto di vista dell’Ingegnere della Performance, Gianfranco Di Mare
Nell’affascinante mondo della Formula 1, l’organizzazione è di primaria importanza. La performance non è lasciata al caso, ma viene analizzata accuratamente per garantire l’ottimizzazione. Una moltitudine di elementi contribuiscono al successo finale: dal pilota selezionato alla progettazione dell’auto, considerando peso, altezza, meccanica dei freni, aerodinamica, posizionamento delle prese d’aria, dimensione del serbatoio, motore e molto altro ancora.
La ricerca di carburanti e oli lubrificanti efficaci è fondamentale, considerando che un litro di benzina costa circa 150 euro e permette di percorrere soltanto due o tre chilometri. Si studiano anche le strategie ottimali tra peso e prestazione nei pneumatici, valutando il carico degli alettoni e di conseguenza l’usura e il consumo di carburante.
Le strategie sono a loro volta influenzate dai previsti movimenti dei concorrenti e dalle previsioni meteo. I dettagli come la logistica possono essere cruciali: che senso ha avere la squadra di ingegneri perfetta se mancano i pezzi di ricambio al momento giusto? L’allenamento dei piloti, la psicologia e i test sulla vettura sono altri elementi importanti da affrontare.
Tuttavia, nonostante l’importanza di tutte queste variabili, bisogna lavorare con un budget definito, e lo stesso andrà gestito in maniera efficiente.
Ma non fraintendetemi, non sto suggerendo che i corridori del sabato mattina dovrebbero diventare ossessionati da queste specificità, o che una casalinga dovrebbe assumere un team di Ricerca e Sviluppo per aiutarla nelle sue attività quotidiane.
I regolamenti di Formula 1 sono in costante cambiamento, e molte delle questioni affrontate oggi potrebbero non essere rilevanti domani. Ciò che è indiscutibile, però, è che la Formula 1 è ben organizzata e comprende una serie di aspetti che devono agire in sinergia per raggiungere il successo finale.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, quest’approccio non è utile solo nel campo sportivo, ma si estende al benessere e al successo nella vita quotidiana.
Più che concentrarsi su “trucchi” e “segreti”, gli addetti di Formula 1 hanno dimostrato che il successo dipende da molti fattori e non da un singolo elemento. Una buona performance richiede una sintonia perfetta tra tutte le componenti. Ad esempio, se scegliamo un motore più potente per la nostra auto, dobbiamo adattare tutto il resto per bilanciare il sistema.
In altre parole, la prestazione ottimale è risultato di un equilibrio perfetto tra tutte le parti coinvolte. Il miglioramento di un aspetto della nostra vita può essere beneficiato, ma non dobbiamo mai dimenticare la nostra complessità e la necessità di una prospettiva ampia e armonica. Ricordatevi che ci sono sempre più modi per risolvere un problema se si pensa in modo proattivo.
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