La pubblicità di Tim intitolata “Diventerò padre”, in onda sulle reti nazionali, ha scatenato l’ira del Moige (Movimento Italiano Genitori), che ha richiesto all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (Iap) la sospensione immediata del suddetto spot. Il motivo? Secondo i genitori del movimento, la trama della pubblicità – una ragazza scopre di essere incinta e condivide la notizia con una comunità di potenziali padri – è “scandalosa e mette a rischio anni di campagne sul sicuro comportamento sessuale”.
Elisabetta Scala, a capo dell’osservatorio media del Moige, si è espressa contro lo spot, affermando che esso “insulta la dignità femminile, nega l’importanza della paternità e maternità e mette a rischio anni di campagne sulla sicurezza sessuale”. Secondo la Scala, la pubblicità presenta ai giovanissimi una forma di comportamento caratterizzata da superficialità, indecenza e anche stupidità, specialmente considerando la reazione dei potenziali padri alla notizia.
Scala sostiene inoltre che la pubblicità è anche dannosa per l’immagine femminile, poiché ritrae la protagonista, e tutte le donne, in una luce spregevolemente licenziosa. Sia le figure maschili che femminili, nonché i valori della maternità e della paternità, sono resi ridicoli e privati di senso.
Tuttavia, ciò che ha suscitato la maggior parte delle proteste tra i genitori è stata la mancanza di attenzione alla corretta pratica sessuale. “Lo spot promuove un comportamento sessuale totalmente disinibito e insicuro in una luce positiva, mettendo a repentaglio anni di campagne sulla sicurezza sessuale contro malattie come l’Aids. Gli adolescenti vedono crollare tutti i loro punti di riferimento, e questo è inaccettabile” conclude Scala.
(Fonte: Dire Scuola)
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