Nomofobia: la dipendenza da smartphone è una realtà e come affrontarla

Hai mai lasciato il cellulare a casa? Se sì, come ti sei sentito quando hai messo la mano nella borsa, hai visto che in effetti il cellulare non è con te? Forse ti ha fatto arrabbiare e te ne sei dimenticato dopo pochi minuti, ma per molte persone questo può rivelarsi un vero problema
.

Se c’è un dispositivo tecnologico che ormai portiamo sempre con noi, quello è il nostro telefono cellulare. Possiamo lasciare il tablet a casa quando andiamo a fare commissioni, al lavoro o a fare una passeggiata.

Ci dimentichiamo anche del laptop quando usciamo dall’ufficio, ma chi lascia di proposito il cellulare a casa? Probabilmente nessuno. Il problema risiede in chi soffre di ansia a causa di questo episodio e non lo prende come qualcosa di temporaneo
.

Nomofobia, la paura irrazionale di non avere un cellulare nelle vicinanze

Per molte persone dimenticare lo smartphone a casa è qualcosa di normale, così come a volte possiamo lasciare accidentalmente le chiavi o il portafoglio. Cioè, un contraccolpo che oltre a farci arrabbiare, non produce nient’altro.

Tuttavia, per molti altri, il fatto di non avere i propri smartphone in un dato momento è un vero dramma. In realtà, si tratta di un disturbo diagnosticato come nomofobia e risponde al fatto di provare una paura irrazionale di non avere questo dispositivo nelle vicinanze.

Questa ansia per i telefoni sta facendo sì che molte persone sviluppino una dipendenza totale chiamata nomofobia, che ci fa solo sentire un bisogno che non ci farà altro che nuocere, poiché è importante imparare a disconnettersi.

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