Associare il nome Moratti con quello di Kakà può essere sorprendente, ma questa è davvero una circostanza unica.
Dal 7 al 13 febbraio, Boise, in Idaho, ospiterà i Giochi Mondiali invernali 2009 nell’ambito degli Special Olympics, e ieri, presso il Municipio di Milano, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della squadra italiana che rappresenterà tutti gli atleti del nostro Paese!
Angelo Moratti, presidente degli Special Olympics Italia, ha avuto tra i suoi ospiti Roberta Armani e il testimonial internazionale del movimento, Ricardo Kakà, che ha voluto essere presente per dare il suo personale “in bocca al lupo” alla delegazione italiana.
L’accoglienza a Palazzo Marino è stata offerta dal Sindaco di Milano Letizia Moratti (un altro Moratti per Kakà, tutto per amore dello sport e degli Special Olympics!) e dall’assessore allo sport Giovanni Terzi.
Come ho già detto, i Special Olympics World Winter Games 2009 che inizieranno la prossima settimana sono un grande evento con numeri impressionanti: 113 nazioni partecipanti, 800 giudici di gara, 6.000 volontari e ovviamente 3.000 atleti che si sfideranno in 12 discipline sportive.
Il Team Italia, oltre agli 11 tecnici e ai due delegati, il capodelegazione Alessandro Palazzotti e la vice capodelegazione Lucia Zulberti, è composto da 29 atleti:
12 atleti per lo sci nordico
Paola Agrestini, Quinto Bormetti, Francesca Colombo, Nadia Confortola, Nicola Dalmasso, Mattia Giacopinelli, Marco Lanfranconi, Giacomo Leoni, Claudia Maggi, Francesco Maiorano, Elisabetta Gaspari, Sara Varetto.
8 atleti per la corsa con le racchette da neve
Gianna Abbruzzese, Riccardo Balestrieri, Marco Capra, Mara Carrozzo, Alessandro Ghibaudo, Nella Migliavacca, Monica Pozzi, Giuseppe Todisco.
7 sci alpino
Maria Teresa Grillo, Michael Markart, Giulia Pertile, Alessandra Riboldi, Nicola Tansella, Luca Tedeschi, Emiliano Tinti.
2 per lo snowboard
Daniele Carlini, Emilio Prencipe.
Diciamo quindi un caloroso saluto a tutto il team azzurro in partenza per l’Idaho e ci uniamo al “in bocca al lupo” di Kakà, che è stato senza dubbio il più apprezzato di tutta la conferenza.