Durante le giornate particolarmente torride ed umide, chi pratica attività fisica all’aperto potrebbe soffrire di colpo di calore. I sintomi più comuni di questo disturbo sono l’assenza di sudorazione, un battito cardiaco elevato, confusione, vertigini e, in casi più gravi, persino il coma.
Tuttavia, gli atleti potrebbero riscontrare una forma leggermente diversa di colpo di calore, chiamato “da sforzo”. Nonostante l’aumento della temperatura interna, l’atleta continua a sudare, lasciando la temperatura interna ad un livello molto alto e portando a cambiamenti nello stato mentale, confusione e goffaggine.
Se non si interviene tempestivamente con misure di raffreddamento d’emergenza, il colpo di calore può risultare mortale. Perciò, è fondamentale prestare attenzione ai segnali premonitori, come mal di testa, debolezza, vertigini e nausea. Al manifestarsi di questi sintomi, è consigliabile interrompere immediatamente l’attività fisica e cercare un luogo ombreggiato o un modo per rinfrescarsi.
Allo stesso tempo, è importante bere abbondante acqua e evitare indumenti stretti. Idealmente, si dovrebbero indossare abiti di colore chiaro che non attirano il calore. È meglio non praticare attività fisica durante le ore più calde della giornata, approssimativamente dalle 11:00 alle 14:00, e evitare bevande che possono favorire la disidratazione, come caffè e alcol.
Nel caso in cui il colpo di calore sia già in atto, è necessario cercare di ridurre la temperatura corporea raffreddando il corpo esteriormente, spruzzandosi con acqua fresca, o applicando impacchi di ghiaccio in zone come le ascelle, l’inguine o il collo.
Alimentazione e idratazione svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione del colpo di calore. Alcuni sport come calcio, corsa e triathlon comportano un rischio maggiore di colpo di calore, soprattutto se praticati durante le ore più calde. Faccio notare che l’obesità aumenta il rischio di colpo di calore, dato che il tessuto adiposo aumenta la produzione di calore.
Ritengo fondamentale l’idratazione, specialmente prima di una competizione, non aspettando la sensazione di sete, che è già un segnale di disidratazione in corso.
Consiglio la lettura di due articoli, il primo sulla disidratazione nello sportivo e il secondo sulla rilevanza dell’alimentazione.
Crediti immagine: omeopatiapossibile.it e pourfemme.it.