Lo scritto di Gianfranco Di Mare, un ingegnere di performance, ci porta nella scoperta del curling, uno sport che molte persone in Italia non conoscono prima.
Durante eventi sportivi di grande visibilità, come il Giro d’Italia o la Coppa Davis, aumenta sempre il numero di praticanti – sia occasionali che regolari – di diversi sport.
Questo fenomeno è stato osservato anche durante le Olimpiadi di Torino al Palaghiaccio di Marino, vicino a Roma, dove c’è stato un incremento di partecipanti alla pista di pattinaggio e un aumento delle richieste di corsi e lezioni.
Il curling è uno sport che sembra non richiedere abilità o fisicità eccezionale, come il coraggio temerario o i quadricipiti potenti. Ciò rende gli atleti accessibili e relatabili, specialmente quando l’Italia gioca e vince, nutrendo la voglia di partecipare tra gli spettatori. Il curling è uno sport in cui un atleta di quarantacinque anni e uno di diciassette possono giocare nella stessa squadra e aspirare a un titolo olimpico.
Chiaramente, una qualsiasi attività con regole fisse, in cui esiste una misura di confronto dei risultati (determinando quale prestazione sia migliore) può essere considerata come sport. Tuttavia, il curling, rispetto ai giochi come bridge e scacchi, comprende anche una componente fisica.
Alcuni considerano il curling paragonabile alle bocce, e in parte è vero. Ma ci sono alcune differenze chiave. Ad esempio, il curling comporta un’abilità supplementare per l’equilibrio sul ghiaccio, la variabilità del campo di gioco, e la mancanza della possibilità di tirare “a volo”, attribuite alla necessità di aggirare la “stone”. Controllo e traiettoria del tiro risiedono non solo nelle condizioni ambientali e nel lanciatore, ma anche negli “sweeper”.
Essere a proprio agio sul ghiaccio è un prerequisito per praticare il curling. Inoltre, l’abilità di “sentire il ghiaccio” che cambia nel tempo, è un segno di un campione di curling. Quest’ultimo avrà una comprensione innata di come i cambiamenti influenzano i suoi tiri.
Come ci si allena al curling? Questo sarà affrontato nel prossimo post. Nel frattempo, si può saperne di più su questo sport attraverso alcune risorse online. Infine, ringraziamo curling-service.com per l’immagine fornita.
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