Scritto da Gianfranco Di Mare, un esperto di Performance Engineering, il testo parla di un quesito proposto da un lettore riguardo la sua postura e i relativi esercizi fisici. Il lettore nota che ha le spalle leggermente curvate in avanti che porta ad un’intrarotazione delle braccia. Di recente ha deciso di ridurre l’intensità degli allenamenti per il petto e di concentrarsi più sulle spalle, i romboidi e il dorso.
In particolare, sta utilizzando molto il rematore ai cavi, ma sente che il trapezio medio potrebbe distanziare le scapole. Desidera consigli su come migliorare la situazione e se l’allenamento del trapezio sia effettivamente utile.
Rispondere a questo tipo di questioni non è semplice. Si incontrano diversi problemi come la soggettività nel dare significato ai termini, il modo in cui descriviamo la postura e la differenza tra una postura anormale (un dismorfismo) o una vera e propria anomalia (paramorfismo). Un altro ostacolo è l’assenza di un riscontro obiettivo sulle modalità di esecuzione degli esercizi e di come si è raggiunta la situazione attuale.
Vengono utilizzate queste informazioni non solo per insegnare, ma anche per fornire un quadro interpretativo che dovrebbe essere considerato sia da chi chiede che da chi risponde. Il prossimo articolo sarà dedicato ad un’analisi più approfondita della problematica del lettore, valutando le diverse prospettive.
Nota: immagine gentilmente fornita da bodybuilderfitness.com