In alcuni dei nostri articoli passati, abbiamo discusso sulle potenziali utilità dell’aceto di mele nella lotta contro l’obesità, inclusi la sua giusta quantità d’uso e le possibili complicazioni. Grazie alla sua proprietà di diminuire il quantitativo di zuccheri nel flusso sanguigno, l’aceto di mele risulta in un minore rilascio di insulina, portando così alla perdita di peso.
Questo tipo di aceto è ricco di fibre, le quali hanno un ruolo chiave nell’eliminazione delle tossine dal nostro organismo o nel loro trasformamento in sostanze meno pericolose, contribuendo alla stabilizzazione del ph del corpo in virtù della sua natura alcalina.
Molte delle virtù benefiche dell’aceto di mele derivano proprio dalla sua alcalinità; esso contribuisce all’abbassamento del tasso di colesterolo “cattivo” nel sangue, presenta proprietà curative verso la gotta e il diabete, assiste nella perdita di peso e risulta molto efficace nella terapia della calcolosi renale e della stanchezza costante.
Ricerche di laboratorio hanno evidenziato che l’aceto di mele può rallentare lo sviluppo di cellule cancerogene. Grazie alla presenza di potassio, esso favorisce lo sviluppo, l’attività cardiaca e risulta utile nel trattamento dei denti fragili.
Per beneficiare delle sue numerose proprietà, la dose raccomandata è di due cucchiai al giorno, diluiti in acqua, da assumersi a stomaco vuoto o, in alternativa, due cucchiai diluiti in uno o due litri d’acqua da consumare nel corso della giornata, come cura detox.
Importante notare che non tutto l’aceto di mele è adatto; quello da preferire è l’aceto di mele crudo biologico, reperibile nei negozi di alimenti naturali.
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