Il miglior trattamento per superare l’agorafobia (paura di uscire)
Avere molta paura quando si esce; non sopportare l’idea di trovarsi in luoghi chiusi come, ad esempio, un ascensore o un cinema; provare una vera paura quando si usano i mezzi pubblici…
Tutto questo è ciò che prova una persona con agorafobia, una delle fobie più limitanti che esistano. Ma no, non devi vivere tutta la vita nella paura.
In Diario Femenino abbiamo parlato con la psicologa Ingrid Pistono che ci ha dato le chiavi per superare l’agorafobia. Alla domanda: l’agorafobia può essere curata? Rispondiamo: Sì, certo che lo facciamo!
«È la paura degli spazi aperti o chiusi. Può essere la paura di stare in mezzo alla natura, ma anche la paura di stare in un centro commerciale. È una paura irrazionale ed eccessiva in determinate situazioni da cui si vuole fuggire», ci racconta la psicologa Ingrid Pistono.
La verità è che le persone agorafobiche hanno paura di trovarsi in luoghi da cui non possono scappare facilmente o dove si sentono insicure e indifese perché credono che se succede loro qualcosa di brutto non saranno in grado di ricevere aiuto.
L’agorafobia è sempre accompagnata da tutti i sintomi dell’ansia (respiro corto, tachicardia, sudorazione, tremore, nausea, vertigini…) e nei casi più estremi può portare a frequenti attacchi di panico.
L’agorafobia può essere curata e, per questo, è essenziale rivolgersi a un professionista della psicologia. Il trattamento usato per trattare questa paura è la terapia cognitivo comportamentale. «La terapia cognitivo-comportamentale consiste nell’esporre gradualmente il paziente alla situazione temuta fino a quando progressivamente smette di temerla. A volte è fatto in modo reale e, altre volte, può essere fatto anche da
video o immagini».
Ma oltre al trattamento psicologico, il paziente con agorafobia può seguire alcune linee guida per sentirsi meglio e controllare i sintomi dell’ansia:
+ Comprendi cos’è esattamente l’ansia: non puoi curare qualcosa senza prima capire in cosa consiste. Le persone con agorafobia pensano che succederà loro qualcosa di molto brutto. Quando si capisce che l’ansia passa, che nessuno ne muore, allora si presta tanta attenzione ai sintomi e questi si normalizzano fino a
scomparire.
+ Impara le tecniche di respirazione e rilassamento: «Gestire il respiro è il modo migliore per gestire l’ansia e, con essa, l’agorafobia», afferma Ingrid. Per fare ciò, è meglio iniziare nel
mondo della consapevolezza.
+ Non anticipare, vivere nel qui e ora: il più delle volte, l’angoscia si genera nella nostra mente, non è qualcosa di reale. Immaginiamo situazioni future che non si sono verificate e non devono accadere e lasciamo il posto a tutti i tipi di pensieri catastrofici. Rilevare quei pensieri negativi e ossessivi è essenziale per eliminarli e rimanere con i piedi per terra vivendo da soli e
solo nel presente.
+ Non cercate di controllare tutto: le persone con agorafobia hanno comportamenti così dannosi come cercare di localizzare un ospedale nelle vicinanze quando arrivano in un nuovo posto, cercare possibili vie di fuga, portare sempre ansiolitici in borsa per ogni evenienza… Questa ricerca del controllo assoluto di questa situazione porta inevitabilmente a un attacco di ansia. Il controllo totale non esiste, rimuovilo dalla tua vita!
+ Rafforzare l’autostima: i problemi di fobia sono talvolta associati a problemi di autostima. Cerca di promuovere l’idea che hai di te stesso valorizzandoti nelle diverse aree e sfaccettature della tua vita (lavoro, amore, famiglia…) Quando acquisirai fiducia, avrai anche fiducia in tutto ciò che ti circonda
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