La leggenda dell’esercizio aerobico – Parte 1

L’autore di questo blog, Gianfranco Di Mare, un Ingegnere del Rendimento, spiega come il corpo umano si comporta durante un intenso sforzo fisico. Se l’effort prevede un simile grado di intensità che l’ossigeno inalato non può più sostenere le naturali risorse energetiche del corpo, il nostro organismo inizia a metabolizzare il glucosio a disposizione in acido lattico, un processo che fornisce notevoli quantità di energia pur non necessitando di ossigeno.

Tuttavia, tale processo si avvia solo pergli sforzi che durano qualche secondo almeno. Negli sforzi di breve durata ma di estrema intensità, come per esempio lo spostamento di un busto di marmo da un lato all’altro di un tavolo, il corpo potrebbe non produrre affatto acido lattico, poiché dispone di altre fonti di energia più facilmente accessibili.

Una volta che il nostro intenso e prolungato sforzo finisce, il senso di affanno persiste. Questo avviene perché il nostro corpo sta utilizzando l’ossigeno per convertire l’acido lattico di nuovo in glucosio – un processo che potrebbe essere paragonato a un prestito o un debito, spesso riferito come “debito lattacido”.

In un post precedente del 3 gennaio, l’autore chiarisce che non è del tutto vero affermare che iniziamo a produrre acido lattico quando non possiamo più generare energia dall’ossigeno. In realtà, il nostro organismo fa ricorso al debito lattacido prima di raggiungere il suo limite di utilizzo dell’ossigeno. Più precisamente, la produzione di acido lattico induce il corpo ad attingere ulteriorment all’energia fornita dall’ossigeno: è come dire che lo spreco intelligente è la chiave!

Categorie Fitness

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