Insufficienza venosa: cos’è e come combatterla

L’insufficienza venosa è una condizione patologica che interessa il sistema circolatorio. Ecco quali sono le cause e i modi migliori per combatterla.

Ti sei mai trovato a fine giornata con le gambe pesanti e gonfie, chiedendoti se fosse solo stanchezza o qualcosa di più serio? Hai notato cambiamenti nella tua pelle, come un’insolita colorazione scura o la comparsa di vene varicose che non solo alterano l’estetica ma anche il benessere dei tuoi arti? Questi segnali vengono facilmente trascurati o attribuiti a una lunga giornata di lavoro, ma potrebbero essere sintomi di un problema circolatorio conosciuto con il nome di insufficienza venosa. Se vuoi saperne di più, continua a leggere, risponderemo alle domande più comuni.

Come riconoscere l’insufficienza venosa: cause e campanelli d’allarme

L’insufficienza venosa è una condizione medica che interessa il sistema circolatorio: si verifica quando il corpo ha difficoltà a far rientrare il sangue al cuore, causando gonfiore, dolore, e sensazione di pesantezza nelle gambe.

L’età avanzata contribuisce all’indebolimento dell’apparato circolatorio, e le donne risultano particolarmente a rischio a causa degli effetti degli ormoni e delle pressioni esercitate sul sistema venoso durante la gravidanza. Uno stile di vita sedentario, l’obesità e il dover rimanere in piedi o seduti per lunghe tempistiche senza cambiare posizione possono tutti aumentare il rischio di svilupparla.

I sintomi iniziano gradualmente e peggiorano nel tempo. L’edema alle caviglie e ai piedi verso la fine della giornata è spesso uno dei primi segnali, insieme a una sensazione di pesantezza o dolore agli arti, che può intensificarsi dopo periodi prolungati in piedi o seduti. Le vene varicose, riconoscibili perché in rilievo, sono un altro indicatore comune. Se hai uno o più di questi “segnali spia”, dovresti assolutamente rivolgerti ad un medico specialista così da comprendere l’effettiva causa e agire tempestivamente.

I rimedi possibili per trattarla efficacemente

Ora che conosci i sintomi che dovrebbero allarmarti, probabilmente ti starai chiedendo il modo migliore per agire. Ovviamente, rivolgersi ad uno specialista è essenziale ma esistono anche alcuni accorgimenti che dovresti valutare.

Scegli uno stile di vita salutare

Una delle prime linee di difesa è sicuramente quello di vivere in modo sano ed equilibrato: rimanere attivi e ridurre i periodi prolungati in piedi o seduti può fare una grande differenza ma è soprattutto l’esercizio fisico, a stimolare la circolazione, quindi ti consiglio di trovare attività che potresti integrate nella routine quotidiana. Chiaramente, mantenere un peso corporeo idoneo gioca un ruolo critico: l’obesità peggiora questa e molte altre problematiche cliniche.

Acquista calze terapeutiche

Una soluzione promossa da specialisti del settore (che le consigliano persino per diversi post-intervento) è quello di utilizzare calze terapeutiche come le calze autoreggenti Solidea, apprezzate per durabilità e resistenza, sono in grado di supportare efficacemente la circolazione sanguigna e linfatica. Puoi trovarle in vendita in varie classi di compressione, così da adattarsi alle tue esigenze. Per capire il modo di utilizzo e per quanto tempo indossarle rivolgiti al tuo medico di fiducia, prescriverà la compressione adatta alla tua situazione e ti darà indicazioni personalizzate.

Trattamenti medici

Quando i cambiamenti nello stile di vita e i rimedi suggeriti non sono sufficienti per gestire i sintomi, vengono in considerazione trattamenti medici. Procedure minimamente invasive come la scleroterapia, la terapia laser e l’ablazione vengono raccomandate da professionisti del settore per chiudere o rimuovere le vene danneggiate.

Categorie Salute

Lascia un commento

Sneakers da donna nel 2023: le migliori marche da non perdere

Vacanze primaverili ed estive a Merano: consigli per soggiorno top

Leggi anche