Informazioni e vantaggi del massaggio thailandese

Il massaggio thailandese è worldwide riconosciuto e rappresenta una combinazione di medicina Ayurvedica indiana, Yoga e Medicina Tradizionale Cinese. Con origini risalenti ai monaci buddisti della Thailandia, questo stile di massaggio ha raggiunto ogni angolo del mondo. Comprende tecniche come la digitopressione e lo stretching assistito, mirate al riequilibrio del benessere fisico ed emozionale dell’individuo trattato.

Per poter praticare un massaggio thailandese, sia il massaggiatore che il ricevente devono indossare abiti comodi che consentano movimenti liberi. Il massaggio dovrebbe essere eseguito su un materassino non troppo rialzato, e il massaggiatore deve essere a conoscenza delle esigenze specifiche del cliente prima di procedere.

La persona che riceve il massaggio thailandese deve occupare una serie di posizioni specifiche (supina, prona, seduta, ecc.) mentre il massaggiatore si avvale di diverse parti del suo corpo (mano, gomiti, ginocchia, piedi, tacchi, e oltre) per applicare le varie tecniche. La sessione di massaggio dura all’incirca due ore, durante le quali i movimenti diventano progressivamente più intensi.

In generale si può dire che ilmassaggio tradizionale thailandese, considerato una parte integrante della Medicina Tradizionale in Thailandia, sia ideale per migliorare la circolazione sanguigna, eliminare dalle tossine in eccesso dal corpo, e attivare l’energia nel paziente. Si ritiene inoltre molto benefico per coloro che soffrono di depressione, grazie al suo effetto equilibrante a livello fisico, psicologico ed emotivo.

Tuttavia, quest’approccio non è consigliato per le persone con ernia del diaframma, ipertensione, problematiche cardiache, fratture, infiammazioni, ferite e per le donne in gravidanza.

Sorgente: Cure-Naturali, Wikipedia.

Foto di thomaswanhoff su Flickr