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In Italia sembra mancare la passione per il mestiere

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Santo Versace, presidente di Altagamma, un’organizzazione riservata alle compagnie italiane più prestigiose riconosciute internazionalmente per il loro savoir-faire, afferma che le aziende di lusso sono rimaste stabili durante la crisi economica. Ciò dimostra, afferma Versace, che il settore del lusso può generare successivamente sviluppi positivi anche nelle altre industrie italiane.

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In occasione della presentazione di “Vogue fashion’s night out”, che mette in mostra la moda in tutta Italia, Versace dichiara che il Made in Italy è celebrato nel mondo grazie alla qualità, all’eccellenza e all’organizzazione delle aziende italiane. Tuttavia, Versace sottolinea l’importanza delle competenze pratiche e dell’amore per il lavoro, che a suo avviso è sempre più raro in Italia.

Critica anche i sindacati per la loro visione troppo rigida del lavoro. Secondo Versace, questi dovrebbero incoraggiare il rispetto per il lavoro, non solo i diritti dei lavoratori. La flessibilità e la disponibilità a migliorare costantemente dovrebbero essere al centro del discorso nell’aumentare la competitività dell’Italia.

Tuttavia, i sindacati non sono i soli responsabili per la situazione attuale. Il sistema burocratico e le tasse onerose che colpiscono gli imprenditori onesti non possono essere ignorati. Versace afferma infatti: “Chi rispetta tutte le tasse finisce per dare allo Stato il 70% o perfino il 100% dei propri guadagni a causa dell’Irap, una tassa assolutamente iniqua”.

Nonostante l’industria del lusso sia riuscita ad avviare il recupero dell’economia italiana, non è uscita totalmente indenne dalla crisi. I piccoli artigiani in particolare hanno sofferto enormemente. Il mercato cinese, con i suoi bassi costi di manodopera, pone una notevole pressione sul settore italiano dell’artigianato.

In tempi di crisi, anche il lusso diventa soggetto al risparmio, a discapito talvolta della qualità. È fondamentale una trasformazione culturale che vada oltre il solo ambito del lavoro manuale, toccando invece principi etici e morali. La paura più grande, secondo Versace, è che non siamo in grado o non vogliamo arrestare questo declino culturale.

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