Funzioni degli addominali: quali sono?

E’ fondamentale comprendere completamente l’azione di un muscolo per poterlo allenare nel modo più efficace. Spesso, si spreca del tempo eseguendo esercizi che possono risultare stancanti, ma non sono realmente utili per raggiungere i nostri obiettivi.

Vi suggerisco di riferirvi al post di ieri per avere una migliore comprensione della terminologia relativa ai movimenti del bacino.

Guardate il disegno qui sopra. Noterete che i muscoli retti addominali sono collegati in due punti: la parte superiore si collega a alcune costole e alla parte inferiore dello sterno, mentre la parte inferiore si connette alla parte frontale del bacino.

I punti in cui un muscolo è collegato a un osso si chiamano “inserzioni”. Una regola generale prevede che quando un muscolo si contrae, si accorcia e quindi le sue inserzioni tendono a avvicinarsi. Ad esempio, quando si contrae il bicipite brachiale, si cerca di piegare l’avambraccio sul braccio (dico ‘cerca’ perché se proviamo a sollevare un peso troppo pesante, il bicipite si contrae ma le inserzioni non si avvicinano, possono perfino allontanarsi!).

Se avete letto il post di ieri, sarà di sicuro chiaro che la contrazione dei muscoli retti addominali tende a piegare il tronco sul bacino, o a spostare indietro il bacino, o a abbassare il torace. O una combinazione di queste azioni.

Da questa analisi emerge chiaramente che quando ci alleniamo con gli esercizi addominali, dobbiamo tenere conto di tre cose: i muscoli retti addominali non sono collegati alle gambe; i muscoli retti addominali sono anche muscoli espiratori; un muscolo funziona diversamente a seconda se tutte le sue inserzioni possono muoversi liberamente, se solo una può muoversi, o se sono tutte ferme.

Nei prossimi post affronteremo come approfittare di queste scoperte. Rimanete sintonizzati.

Immagine cortesemente fornita da anatomy.med.umich.edu.