Costruito da Gianfranco Di Mare, verificheremo come un riscaldamento efficace dovrebbe potenziare le diverse capacità. La flessibilità muscolo-scheletrica è fondamentale, e viene principalmente potenziata dall’stretching.
Esiste una grande elasticità nei nostri muscoli, che reagiscono a un allungamento passivo e dinamico cercando di tornare rapidamente alla posizione originale.
Questa qualità è costantemente operativa in gran parte delle nostre attività fisiche, specialmente nelle dinamiche. Ad esempio, quando corriamo, i muscoli del polpaccio, della parte anteriore della coscia e i glutei si allungano come un ammortizzatore al momento del contatto con il terreno. Questi muscoli riescono inoltre a trasferire l’energia in un movimento propulsivo, proprio come un trampolino elastico.
Nonostante molti atleti facciano un riscaldamento che consiste prevalentemente nello stretching, da solo non può garantire tutti i benefici di un riscaldamento avanzato. Infatti, il riscaldamento dovrebbe essere più simile ad un stiracchiarsi al mattino. Questa pratica dovrebbe essere volta a “riattivare” una flessibilità già acquisita, integrandola con altri tipi di stimolati. Durante il riscaldamento, lo scopo non dovrebbe essere di spingere i muscoli oltre i loro limiti, ma di prepararli per la massima prestazione.
Le stesse regole si applicano alle posizioni di stretching durante il riscaldamento, non dovrebbero essere mantenute o spinte come durante gli allenamenti specifici. Piuttosto, è spesso consigliabile eseguire stretching in leggero movimento, senza forzare.
Per le attività che richiedono un’ampia gamma di movimenti (come i calci alti nelle arti marziali), non dovreste forzare le vostre articolazioni durante il riscaldamento. Ogni cosa a suo tempo. Concentratevi su ciò che il vostro corpo può fare in quel momento, qualsiasi pratica supplementare potrebbe compromettere la vostra performance.
Riassumendo, degli stiracchiamenti dinamici e brevi sono perfetti nella fase di riscaldamento. Fanno ancora meglio quando il muscolo è già “sveglio”, piuttosto che come pratica principale. Non dovreste mai forzare le vostre articolazioni, questo principio vale per gli esercizi di stretching ordinari, ma è ancora più importante prima di una gara o di un allenamento intensivo.
Nell’appuntamento successivo affronteremo il richiamo degli schemi motori, l’inibizione e la facilitazione neuromuscolare. Restate riscaldati!
Immagine fornita da bodybuilding.com
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