Far funzionare gli allenamenti – V

Nel precedente articolo, avevamo parlato di come le torsioni del busto non comportino alcun esercizio contro la forza di gravità, paragonandolo all’allenamento dei bicipiti senza usare pesi. Di conseguenza, è necessario trovare un modo per fornire una resistenza ai muscoli obliqui (i muscoli sui lati dell’ombelico), che rappresentano l’obiettivo principale dell’esercizio.

Ricordate quando abbiamo menzionato che l’unico modo per stimolare i tricipiti durante i curl dei bicipiti è accelerare la discesa del bilanciere al di là della forza di gravità? Lo stesso principio si applica qui, ovvero utilizzare l’accelerazione dove la forza non raggiunge.

Un aspetto tecnico cruciale di questo esercizio è invertire la direzione del movimento non bruscamente, ma con una certa energia. Così facendo, ogni singolo muscolo obliquo (ne abbiamo uno per parte) deve sconfiggere una resistenza ad ogni inversione: in realtà, il momento dell’inversione – o comunque il momento dell’accelerazione – è l’unico in cui il muscolo svolge un lavoro significativo.

Importante: è preferibile non aggiungere pesi extra sulla barra. Provate a farlo una o due volte (10-20 kg in totale sono sufficienti, dipende da chi siete e come siete) per capire come un muscolo può lavorare sfruttando l’inerzia del movimento e l’accelerazione. Tuttavia, è fondamentale tenere il movimento ben controllato, altrimenti c’è il rischio di fare torsioni eccessive e di strappare i legamenti delle vertebre, specialmente con il carico aggiuntivo.

Nel prossimo articolo, esploreremo ulteriori esercizi per i muscoli obliqui. Approcciatevi all’argomento con entusiasmo!

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