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Ci sono persone che amano l’inverno e si godono la neve, ma ci sono altre persone che trovano il freddo molto fastidio e rifiuto. E altri soffrono direttamente della criofobia o di una paura irrazionale ed eccessiva del freddo.
È un disturbo strettamente correlato a quelle fobie dei fenomeni meteorologici che possono limitare notevolmente la vita della persona che ne soffre. Nel nostro dizionario delle fobie parliamo di criofobia.
La criofobia è la paura del freddo, la sensazione di freddo che si avverte generalmente in inverno, le basse temperature o persino il ghiaccio di una bevanda fredda. Come puoi vedere, è un disturbo che trova stimoli molto vari ma tutti con le stesse conseguenze limitanti.
Le persone che soffrono di criofobia hanno paura durante l’inverno. Il più delle volte è la paura di ammalarsi a causa della temperatura, ma anche la paura di sentire tra le mani quella sensazione di freddo di un gelato o di una bevanda con ghiaccio. Come per tutte le fobie, la paura non corrisponde al livello di pericolo reale che la situazione presenta.
Solo pensando che l’inverno sta arrivando si può già vedere quell’ansia anticipatoria. Basta vedere grandi nevicate nei telegiornali, anche in altri luoghi o una bella cartolina natalizia con paesaggi innevati per scatenare tutti i sintomi dell’ansia in una persona con criofobia.
Agitazione, nervosismo, sensazione di soffocamento o persino attacco di panico sono i sintomi più evidenti di questa fobia del freddo quando lo stimolo così temuto non può essere evitato. Vedere la neve cadere dalla finestra e sapere che si deve uscire di casa per andare al lavoro può essere una vera tortura. Ma c’è di più, perché i sintomi della criofobia possono svilupparsi anche in altre situazioni più quotidiane che non si verificano in inverno, come prendere un caffè con ghiaccio, mangiare un gelato o fare il bagno in mare con la sorpresa che l’acqua sia più fredda del previsto.
La criofobia non deve essere confusa con l’allergia al freddo, perché le situazioni temute sono le stesse. Molte volte è l’allergia stessa a scatenare la fobia, ma quella paura irrazionale del freddo ha altre cause, come soffrire di un precedente disturbo d’ansia che moltiplica e intensifica la sensazione di pericolo in tutto ciò che ti circonda.
Come molte altre fobie, la criofobia può trovare la sua origine in un’esperienza traumatica. Se qualcuno della vostra famiglia, ad esempio, ha sofferto di congelamento alle dita durante una gita in alta montagna e l’avete vissuto con un grande carico emotivo, questo è un motivo sufficiente per sviluppare questa paura del freddo.
La criofobia può essere superata con un aiuto psicologico e talvolta può essere necessario un trattamento farmacologico aggiuntivo. La soluzione non è trasferirsi in un luogo con un clima più caldo per evitare di vivere in situazioni fredde, ma affrontare la paura e superarla. Con un aiuto, sì.
In genere, le fobie vengono superate più efficacemente con la terapia cognitivo-comportamentale, che agisce sia sul pensiero irrazionale che sul comportamento di evitamento. La sensazione di pericolo al freddo è esagerata e devi iniziare da lì. Quindi, insieme alle tecniche di rilassamento per ridurre l’ansia, è possibile modificare i diversi comportamenti adottati nelle situazioni temute.
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