L’ingegnere di performance Gianfranco Di Mare discute l’importante questione dell’idratazione durante l’esercizio fisico, toccando una serie di tradizioni consolidate e miti. Ogni atleta, allenatore e praticante ha le proprie convinzioni, che incredibilmente sembrano sempre funzionare per loro.
Ma che dire di creare un approccio ideale sull’ingerimento di liquidi durante l’allenamento? Quali principi dovremmo seguire? Alcuni sportivi trovano sgradevole bere durante un’attività fisica intensa, ma oltre alle preferenze individuali, esistono delle precauzioni specifiche da considerare per l’idratazione durante l’esercizio?
Uno degli aspetti da tenere in considerazione è la temperatura; se si è molto caldoretti o se fa molto caldo, è meglio evitare liquidi estremamente freddi, poiché potrebbero causare problemi digestivi o addirittura congestionamenti negli individui con uno stomaco più delicato.
Per raffreddare in fretta il corpo, Gianfranco raccomanda i metodi casalinghi delle nonne: bagnare la nuca, la fronte e il polso con acqua fredda, ma ricorda che bisogna dare al corpo il tempo di raffreddarsi. Inoltre, se si decide di bere un liquido molto freddo, è meglio iniziare a piccoli sorsi, trattenerli in bocca per qualche secondo per portarli alla temperatura corporea.
In condizioni di freddo estremo, può essere piacevole bere liquidi tiepidi. Ma per quanto riguarda il contenuto della nostra bevanda? Gianfranco ha discusso ampiamente i vari aspetti in passato, ma questa volta sottolinea un principio chiave: non bere nulla con una temperatura inferiore a quella dell’ambiente durante o immediatamente dopo un sforzo fisico, quando le pulsazioni cardiache sono più elevate.
I maestri saggi delle antiche scuole di gong fu cinesi facevano tenere l’acqua all’aperto, al sole, non all’ombra, per mostrare l’importanza di bere alla temperatura dell’ambiente. Questo aiuta ad evitare affaticamento del cuore e potenziali problemi nel sistema circolatorio.
Questo principio si applica indipendentemente dal fatto che si abbia freddo o caldo: l’idratazione dovrebbe basarsi sulla frequenza cardiaca. A riposo, si possono bere liquidi a qualsiasi temperatura, ma più il cuore è accelerato, più la temperatura del liquido da bere dovrebbe essere assimilata all’ambiente.
Concludendo, l’ingegnere Gianfranco Di Mare ci ricorda che la percezione che l’acqua non fredda non rinfreschi è un errore logico. L’acqua a temperatura ambiente, infatti, penetra nei tessuti del corpo forse meglio di quella fredda.
Per godere dei vantaggi di entrambe le situazioni, è possibile usare l’acqua fredda per rinfrescarsi esternamente o risciacquare la bocca e quella a temperatura ambiente per bere; o si può tenere in bocca per un po’ l’acqua fredda, così da riscaldarla mentre rinfresca.
Ricorda di mantenerti fresco!
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