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Con il passare del tempo, si può diventare un lupo di mare

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Alessandra Sensini, la nota velista e nostra campionessa di windsurf, ha un messaggio molto preciso per le giovani aspiranti vela. L’età minima e l’entusiasmo che intrigano i media possono essere preziosi, ma solo fino a un certo punto.

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C’è bisogno di ben altro per navigare da soli. Ci vuole esperienza; e questi ragazzi di 14-16 anni sono troppo giovani per aver sperimentato la necessità.

“È un pensiero affascinante, immaginare una ragazzina con una passione così forte da seguire, ma 14 anni sono quasi insufficienti e in mare, come sappiamo tutti, l’esperienza è fondamentale”. Questo è ciò che ha detto a Ansa, in risposta alla decisione dei giudici olandesi di permettere alla 14enne Laura Dekker di fare il giro del mondo in barca a vela da sola. “Ti fa pensare – continua Sensini – c’è da una parte la passione di una ragazza che desidera ardentemente seguire il suo sogno e superare i confini. Ma poi pensi all’età e ti mette in riflessione. La vela è uno sport che richiede esperienza, conosci il mare solamente passando molto, molto tempo con esso e 14 anni sono insufficienti. L’esperienza, non solo in vela, ma di vita, è per forza di cose limitata.”

Alessandra Sensini, che ha raggiunto successi sorprendenti grazie alla combinazione di esperienza e passione per il windsurf, come l’oro alle Olimpiadi di Sydney nel 2000 e bronzi ad Atlanta ’96 e Atene 2004, fino all’argento di Pechino 2008, sa esattamente di cosa parla. I pericoli del mare aperto sono infiniti e non così lontani da far pensare che non possano mai accadere. Questo rende ancora più scioccante la decisione dei giudici favorevole alla giovane olandese, soprattutto visto il recente salvataggio rocambolesco dell’altra giovane vela di cui tutti parlano, l’americana Abby Sunderland che era scomparsa durante una traversata in solitaria a causa di una tempesta nell’oceano indiano.

Quando si tratta di ragazzi si sollevano preoccupazioni di possibili manipolazioni da parte di adulti senza scrupoli o dai loro stessi genitori che, come nel caso dell’olandese, sarebbero disposti a sfidare la legge che impone l’obbligo di frequenza scolastica per i minori. In ogni caso, ora che anche la legge è dalla sua parte, a Laura Dekker mancherà comunque l’esperienza.

Alessandra Sensini, alla venerabile età di 40 anni e con un ricco curriculum di esperienze, ha sempre mostrato apertamente la sua passione per la vela e il suo sogno di partecipare a una regata, forse transoceanica. Ma prima ha un altro obiettivo da raggiungere, per il quale sta già lavorando: partecipare alla sua sesta Olimpiade. “Ho ripreso da poco ad allenarmi per le selezioni che si terranno il prossimo anno – ha detto – Adesso mi sto concentrando su Londra 2012. C’è ancora tempo per la vela”.

Una vita, esattamente come il titolo del libro biografico che ha scritto con Stefano Vegliani, “Una vita per il vento” (Longanesi, 2010), in cui cerca di spiegare cosa rende una giovane donna con occhi chiari, capelli ricci e un ampio sorriso, una campionessa olimpionica di windsurf, con quattro medaglie e un lungo elenco di successi. Una ragione in più per inserire la sua frase iniziale e il suo libro nella colonna del fine settimana “Sportivamente, pensieri e parole sullo sport”.

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