Gianfranco Di Mare, un Ingegnere delle performance, esprime la sua opinione sul vasto universo delle arti marziali. Afferma che, essendo queste tecniche antiche di combattimento estremamente variegate, non esiste una definizione condivisa di “arte marziale”. Normalmente, includono tecniche di attacco e difesa, sia a mani nude che con armi bianche.
In una serie di post futuri, si propone di esplorare le diverse forme di arti marziali disponibili nel mercato, cercando di fornire consigli a coloro che sono interessati a imparare queste discipline, o che desiderano farlo imparare ai propri figli.
Prevedendo eventuali controversie, chiede scusa in anticipo e sottolinea che i contenuti rappresentano solo le sue vedute personali.
Di Mare ringrazia il Maestro Roberto Sforza, suo amico ed esperto di arti marziali, per i suoi consigli e incoraggiamenti. Sottolinea poi che due delle arti marziali più antiche e popolari sono il jujitsu giapponese e il gong fu, o kun’ fu, cinese, che sono state fonte di ispirazione per molte altre discipline. Delle due, il gong fu è la più antica, risalente a ben 2500 anni fa. Osserva che la cultura giapponese è stata fortemente influenzata dalla Cina, anche per quanto riguarda le tecniche di combattimento.
Tra le discipline giapponesi menzionate ci sono il judo, il karate, l’aikido, e il kendo,. Un altro termine cinese, wu shu, significa “combattimento”, rendendo ogni praticante di gong fu, per definizione, anche un praticante di wu shu. Invece il qì gong, un’altra disciplina cinese, non è incentrata sul combattimento, ma sulla gestione dell’energia, chiamata qì, che secondo la filosofia cinese è il flusso vitale che anima la realtà.
Oltre alle discipline sopracitate, ci sono anche il taekwondo coreano, il penjaksilat indonesiano, l’escrima delle Filippine, e la capoeira brasiliana.
Esistono anche molte tecniche di autodifesa, sviluppate negli ultimi cinquanta anni, ma molte di queste sono in realtà miscugli di tecniche provenienti da altre discipline. Inoltre, ricorda che le tradizioni più antiche spesso sono suddivise in molte varianti o “scuole”. Ad esempio, nel 1500 in Cina c’erano circa 500 scuole diverse di gong fu, o di wu shu.
Alcune discipline, come l’aikido, sono piuttosto recenti, essendo state formalizzate all’inizio del XX secolo.
In conclusione, promette che il prossimo post sarà dedicato alle varie offerte commerciali e, nell’ambito delle arti marziali, fornirà indicazioni su quanto valore possano avere gli elementi esoterici.