Nessuno crede che questo venerdì 13 Jason apparirà per porre fine alla vita di tutti quelli che incontra sul suo cammino. Ma la verità è che quel famoso film «Friday the 13th» riflette perfettamente il terrore che alcune persone provano per questo particolare giorno. Venerdì 13 è un giorno terrificante per molte persone che soffrono di una delle fobie più rare: la collafobia
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La fobia di venerdì 13: una questione di geografia
La collafobia, nota anche come i termini impossibili di friggaastriscaidecafobia o parascevedecatriafobia, è la paura irrazionale di venerdì 13. Ma la verità è che se indaghiamo sull’origine di questa fobia non riusciamo a determinare se è la paura del venerdì, la paura del numero 13 o la congiunzione di entrambi in una data disastrosa. Ciò che è chiaro è che si tratta di una fobia determinata da ragioni geografiche.
Questa paura di venerdì 13 era limitata, fino a qualche anno fa, alla sfera culturale anglosassone. Ed è che nei paesi latini il rifiuto è avvenuto verso quel giorno in cui non è conveniente sposarsi o imbarcarsi, martedì 13. Da parte loro, in Italia sono fuggiti più di venerdì, ma in questo caso venerdì 17. Ma sia a causa della globalizzazione, sia a causa di quelle inevitabili influenze culturali in stile Coca Cola o McDonals, la paura di venerdì 13 è già radicata nella nostra cultura.
Sebbene il rifiuto e le superstizioni che questo giorno speciale implica siano già abbastanza frequenti, il disturbo fobico in quanto tale non è così grande, il che finisce per confinare a letto la persona che lo soffre per paura che quel giorno gli succeda qualcosa di brutto. Assenza dal lavoro, non aprire la porta a nessuno, non rispondere al telefono… possiamo perfettamente immaginare l’angoscia delle persone affette da collafobia. Ecco perché vorremmo avvertire che qualsiasi battuta a riguardo è rivolta a tutte quelle superstizioni che circondano venerdì 13 e non al disturbo fobico.
L’origine della paura di venerdì 13
Stabiliamo quindi un’origine più cinematografica che altro per questa fobia a certe latitudini del mondo. E ripensiamo all’essenza di quel rifiuto. Alcune fonti fanno risalire a un venerdì del XIII secolo un sanguinoso episodio in cui innumerevoli Cavalieri Templari furono messi al rogo, in modo che da allora la sfortuna fungesse da onomastica per ricordare l’atto crudele. Tuttavia, c’è anche chi sostiene che ciò sia avvenuto martedì 13.
In questo modo ci concentriamo sul numero 13, che sembra essere il vero colpevole di tutte le disgrazie che si verificano in un giorno come questo: venerdì 13 o addirittura martedì. E per rafforzare la negatività di questo numero, basta dire che nei Tarocchi il 13 è il numero della morte. Non sappiamo se questo venerdì 13 abbia una base scientifica o storica o sia pura superstizione, ma vogliamo ricordare la paura con cui siamo entrati nel 2013, un anno che è stato anche circondato da cattivi presagi… ed eccoci qui, pronti a finirlo e più felici che mai.