Finalmente il genio del marketing che si crede artista ne ha fatta una giusta!
Provocato dal giornalista della “rosea”, Massimo Arcidiacono, che gli chiedeva della sorte dei contestatissimi manifesti della mostra inaugurata venerdì a Milano presso Palazzo Reale, offrendosi pure di appenderlo in redazione qualora ne fosse saltata fuori una copia, Maurizio Cattelan ha risposto da par suo rispedendo al mittente la provocazione: «Se riuscite a fare un numero della Gazzetta con meno di dieci pagine dedicate al calcio, ve lo mando.
Lo giuro».
Cattelan ha colpito nel segno, smascherando una delle più grandi contraddizioni dell’informazione sportiva in Italia, dove il monopolio calcistico tocca l’apice proprio sul quotidiano che si fregia del titolo di “bibbia degli sportivi italiani”.
Giusto per rendere l’idea, sabato, giorno in cui è stata pubblicata l’intervista, su Gazzetta c’erano ben 27 pagine erano dedicate al calcio comprendendo anche la prima pagina e le due interne dedicate alle scommesse in cui gli altri sport occupavano massimo qualche riga.
Praticamente una sfida già vinta per Cattelan che da genio del marketing quale è sa benissimo che Gazzetta non scenderebbe sotto le 10 pagine dedicate a calcio nemmeno a campionato finito e con Olimpiadi in corso in Italia.
Se Gazzetta vuole i manifesti con l’Hitler inginocchiato a pregare che hanno fatto infuriare la comunità ebraica e creato una frattura in giunta tra il sindaco Letizia Moratti e l’assessore alla cultura Massimiliano Finazzer Flory dovrà mettersi in coda e pagare profumatamente!
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