Affondi: ci sono ancora questioni incomplete

Proseguiamo la discussione del post precedente. Alcuni fanno eseguire il mezzo squat con l’ausilio di una sedia, sulla quale fanno sedere l’atleta che si siede e si alza ripetutamente. Non sono particolarmente convinto di questo metodo, che sembra nascere dalla volontà di rendere meno faticoso l’esercizio per chi lo pratica. A mio parere, se c’è un punto di appoggio, deve essere usato solamente come riferimento per l’atleta.

Quando l’atleta sente il contatto tra cosce e glutei, deve solo invertire il movimento e tornare in posizione eretta.

Penso che questo metodo favorisca una esecuzione dell’esercizio più accurata e, in fin dei conti, corretta. Paradossalmente, se l’atleta è in cattiva forma, alzarsi da una posizione di totale relax può causare movimenti e contrazioni muscolari improvvisi e incontrollati.

Per questo motivo, il mio consiglio è di avere solo un punto di riferimento per determinare quanto state scendendo. Man mano che progrediscono gli allenamenti e la vostra forma fisica, dovrete scegliere un punto di riferimento sempre più basso, in modo da eseguire ripetizioni sempre più complete. Presto raggiungerete l’esecuzione standard.

Se non avete sedie di diverse altezze (capisco), potete usare una sedia bassa e aggiungere una pila di libri sopra. Di tanto in tanto rimuovete un libro.

Buoni squat a tutti!

 (Immagine gentile concessione di momentumsports.co.uk)

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