È alquanto incredibile! Mentre i cittadini della metropoli lombarda attendono il martedì per commemorare le migliaia di donne che sono vittime di abusi e violenze ogni anno, sperando che sia l’ultima volta, coloro che hanno avviato l’iniziativa si confrontano animatamente su quale sia il poster pubblicitario più efficace.
Lo scontro sorto attorno alla “donna in croce” realizzata dall’Arnold Worldwide per l’Associazione Telefono Donna è molto lontano dall’essere risolto.
Dopo aver bloccato l’affissione nei punti chiave della città all’ultimo minuto “per non offendere la sensibilità religiosa di nessuno”, creando una serie di controversie, è stato annunciato un poster alternativo in progettazione.
Il messaggio del nuovo poster sarà: “La violenza non è mai giustificabile. Chiedere aiuto è la chiave. Spezza il silenzio”. Questo sarà esposto in 500 luoghi della città a partire da domani.
A introdurlo sono stati gli stessi assessori alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, Mariolina Moioli e all’Arredo, Decoro Urbano e Verde, Maurizio Cadeo, che più di tutti si erano impegnati a prevenire la pubblicazione del poster della “donna crocifissa” in luoghi pubblici cittadini.
Tiziana Catalano, vicepresidente della Casa delle donne maltrattate, ha lodato i due assessori dicendo che “questa è la prima volta che il Comune produce un poster di questo tipo”.
Elena Bertazzoli, presidente della Cooperativa Cerchi d’acqua, ha però aggiunto benzina al fuoco sostenendo che “non è giusto rappresentare una donna solo come vittima”.
Mariolina Moioli ha spiegato che la donna protagonista del poster, pur essendo ancora in ombra, rappresenta una donna libera. L’obiettivo è dare alle donne che subiscono violenza in città l’opportunità di uscire dall’ombra.
Maurizio Cadeo ha aggiunto che con questo poster dimostrano di non voler evitare il problema della violenza contro le donne. Tuttavia, rimane convinto che per svegliare la coscienza della gente ci vuole più di una manciata di poster scioccanti.
Ma la cosa più grave è che queste controversie tra adulti sono inadeguate, considerando la ragione che sta alla base di tutto questo. Ancora una volta, si perde di vista il vero scopo della Giornata che stiamo per celebrare.
Ricordiamo quindi che il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Onu nel 1999. È un appuntamento a livello globale per attirare l’attenzione su un fenomeno ancora sottovalutato come quello della violenza contro le donne. Tale data è stata scelta in memoria delle tre sorelle Mirabal, torturate, violentate e uccise dai militari segreti di Santo Domingo nel 1960 sotto la dittatura di Trujillo, per aver voluto visitare dei prigionieri politici.